venerdì 8 novembre 2013

Municipio dei Beni Comuni: Lettera aperta a SEL


Sabato 26 Ottobre l’ex Colorificio viene posto sotto sequestro dalle forze dell’ordine. Un sequestro che è conseguenza di una sentenza e sicuramente non evitabile. Tante però potevano essere le cose da fare, soprattutto partendo dal presupposto che ad amministrarci è la coalizione PD-SEL - si esattamente quella SEL che solo nell’ Ottobre del 2012 partecipava e sosteneva l’esperienza del Municipio dei Beni Comuni. Sabato mentre i vigili del fuoco forzavano la porta dell’ex colorificio,  il cui rumore ha rimbombato per 8 ore al suo interno e nelle orecchie di 250 cittadini e cittadine che vivono in questa città, e mentre le forze dell'ordine ripristinavano il tanto menzionato "rispetto della legalità" si poteva finalmente avviare la  costruzione di un tavolo di interlocuzione con le parti. L'amministrazione pisana, in quel frangente, non solo si è sottratta a quel ruolo di mediatore tipico di qualsiasi amministratore, m ha negato persino di poter aver un ruolo di garanzia dei suoi cittadini durante la delicata fase di uno sgombero. Arriviamo poi a domenica con l’ingresso alla Mattonaia, ferita aperta nel cuore della città, ridotta a relitto da anni di mala amministrazione, dal prolungato abbandono e degrado ai vari tentativi di svendita ad aste andate poi deserte.
La posizione dell’amministrazione, quindi non solo del PD,  esce nella giornata di Lunedì. E’ concisa, breve come uno scatto d’ira e la riportiamo perché non ci siano dubbi sulla chiusura totale che questa esprime ad una realtà che l’amministrazione stessa dice di ritenere valida: “La Mattonaia è un bene di proprietà del Comune, che vuole venderlo per finanziare tre opere pubbliche per la cittadinanza: lungarno Pacinotti, via Pietrasantina e la fognatura nera di Tirrenia. L'occupazione è un vero e proprio atto ostile che non agevola il dialogo. Il Comune si ritiene parte lesa e farà tutto quello che deve per tutelare la proprietà dell'immobile”.
Ecco ci chiediamo se queste parole possano rappresentare davvero la posizione dell’intera amministrazione, di fronte a una riapertura della Mattonaia che è stata dichiarata fin da subito temporanea dal Municipio, sapendo che al massimo il Municipio quel luogo lo ripulisce rendendolo vivibile. Ci chiediamo se dati i buoni propositi di portare avanti un ragionamento sulla “proprietà” come afferma spesso SEL, questo atteggiamento della pubblica amministrazione non sia paragonabile a quello del proprietario dell’ex-Colorificio, configurandosi come un atto volto a ribadire il solo titolo possessorio ed esclusivo e non certo un vero utilizzo nel breve periodo.
E se da quella nota sono derivate delle critiche, dal consiglio comunale di ieri è stato lanciato il teorema della violenza, per cui il sindaco e la giunta tentano di rappresentare il Municipio dei Beni Comuni e chiunque critichi questa amministrazione come violenti e ostili, quando dovrebbero sapere bene che le critiche e il confronto, anche duro, con posizioni diverse sono il fulcro della democrazia.
Chiediamo di fare chiarezza sulla destinazione d'uso dell'ex Colorificio ma anche della Mattonaia, una chiarezza necessaria anche solo per migliorare l’orientamento cittadino rispetto alle relazioni politiche in questa città, aprendo finalmente uno spazio di discussione, perché appunto le posizioni pubbliche non lascino nelle menti dei vuoti che si potrebbero poi colmare con facili speculazioni.

Municipio dei Beni Comuni

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