lunedì 14 aprile 2014

L’Altra Europa con Tsipras, oltre 1.800 firme nella provincia di Pisa

PISA – Questa settimana si è conclusa, anche a Pisa, la raccolta delle firme necessarie alla presentazione della lista “L’Altra Europa con Tsipras” alle elezioni europee del 25 maggio.
La partecipazione a Pisa e Provincia è stata assolutamente positiva: le firme raccolte sono state più di 1.800, ben oltre l’obiettivo di 1.300 che ci eravamo prefissati. Si tratta di un risultato straordinario, se consideriamo che è stato raggiunto in meno di un mese di raccolta effettiva, nel silenzio assoluto dei media, e che la nostra lista è interamente autofinanziata.

Grazie a tutti/e coloro che ci hanno consentito questo primo grande successo, che a livello nazionale ci permette di presentare la lista in tutte le circoscrizioni (con più di 220 mila firme) e, in particolare, a tutte le cittadine ed i cittadini pisani che hanno firmato e ad alle decine di volontari che hanno partecipato alla mobilitazione dedicando ore del loro tempo ai banchetti.

Ora si apre una nuova fase, tra la gente, che spieghi l’importanza e la necessità di votare la lista “L’Altra Europa con Tsipras” per costruire un’Europa dei popoli, un’Europa sociale contro quella dei banchieri, dei finanzieri e dei partiti che in Europa ne sono la mano politica, ma anche contro l’azione disgregatrice e populista delle destre estreme. Chiediamo aiuto a tutte e tutti per raggiungere questo ulteriore obiettivo.

Invitiamo pertanto i cittadini pisani e chiunque altro fosse interessato a partecipare all’Assemblea Pubblica Provinciale che si terrà martedì 15 aprile alle ore 21 al Circolo Arci Alberone in via Sant’Agostino n. 199 per costruire insieme le prossime iniziative di Campagna Elettorale.

Siamo convinti che un’Altra Europa sia possibile, ma che per realizzarla servano l’impegno, la partecipazione e le energie di tutti.

Fonte: Il Comitato Provinciale di Pisa de “L’Altra Europa con Tsipras”
 
«Ce n’est qu’un début, continuons le combat!».«Ce n’est qu’un début, continuons le combat!».«Ce n’est qu’un début, continuons le combat!».«Ce n’est qu’un début, continuons le combat!».

Il manifesto di Alexis Tsipras: 10 punti per Cambiare l'Europa

Il Manifesto
Il programma di Alexis Tsipras per le elezioni del 25 maggio
Nell’accettare la candidatura alla Presidenza della Commissione Europea, Alexis Tsipras ha indicato le sue priorità politiche, e proposto un piano in dieci punti contro la crisi. Questo documento rappresenta la piattaforma politica attorno a cui si è raccolta la lista italiana L’Altra Europa con Tsipras, che verrà approfondita e integrata nelle prossime settimane in un confronto aperto e partecipato.
L’Unione Europea sarà democratica o cesserà di esistere”, afferma Tsipras: “Per noi, la democrazia non è negoziabile”. Il documento sottolinea la necessità di “superare la divisione fra Nord e Sud dell’Europa”, e definisce così il sogno dell'Europa che vogliamo: Un’Europa al servizio dei cittadini, invece che un’Europa ostaggio della paura della disoccupazione, della vecchiaia e della povertà. Un'Europa dei diritti, anziché un'Europa che penalizza i poveri, a beneficio dei soliti privilegiati, e al servizio degli interessi delle banche.
Per costruire questa Europa - la nostra Europa - il documento di Tsipras indica tre priorità politiche:
  1. Porre fine all’austerità e alla crisi, con gli strumenti indicati nei 10punti del piano
  2. Avviare la trasformazione ecologica della produzione, per rispondere alla crisi ambientale e dare priorità alla qualità della vita, alla solidarietà, all’istruzione, alle fonti energetiche rinnovabili, allo sviluppo ecosostenibile
  3. Riformare le politiche europee dell’immigrazione, rifiutando il concetto di “Fortezza Europa” che alimenta forme di discriminazione, e garantendo invece i diritti umani, l’integrazione, il diritto d’asilo e le misure per la salvaguardia dei migranti, costretti ad affrontare viaggi in cui è a rischio la loro stessa vita
I contenuti principali del Piano in dieci punti contro la crisi sono:
- la fine immediata dell’austerità, “una medicina nociva somministrata al momento sbagliato”, che ha portato al primato di 27 milioni di disoccupati in Europa e all’ingiustizia di intere generazioni derubate del loro futuro
- un programma di ricostruzione economica, finanziato direttamente dall’Europa tramite i prestiti a basso tasso d'interesse, e centrato sulla creazione di posti di lavoro, sullo sviluppo di tecnologia e infrastrutture
- la sospensione del patto di bilancio europeo (Fiscal Compact), che attualmente impone il pareggio di bilancio anche ai paesi in gravi difficoltà economiche, e che deve invece consentire gli investimenti pubblici per risanare l’economia e uscire dalla crisi
- una Conferenza europea sul debito, simile a quella che nel 1953 alleviò il peso del debito che gravava sulla Germania, e le consentì di ricostruire la nazione dopo la guerra
- una vera banca europea, che in caso di necessità possa prestare denaro anche agli stati e non solo alle banche, e che fornisca prestiti a basso tasso di interesse agli istituti di credito, a patto che accettino di fornire credito a costi contenuti a piccole e medie imprese
- una legislazione europea che renda possibile tassare i guadagni che derivano dalle operazioni finanziarie, oggi fiscalmente colpite molto meno del lavoro
Per rendere possibile questo cambiamento, afferma Tsipras, “dobbiamo influenzare in modo decisivo la vita dei cittadini europei. Non vogliamo semplicemente cambiare la attuali politiche, ma anche estendere l’interesse e la partecipazione delle persone alla politica, fin nella stesura delle leggi europee. Per questo dobbiamo creare un’alleanza politica e sociale più ampia possibile”.
La crisi dell’Europa non è solo economica e sociale, è anche crisi di democrazia e di fiducia. A questa crisi noi possiamo e dobbiamo rispondere, con “un movimento per la costruzione democratica di un’unione che oggi è solo monetaria”.
Per ricostruire l’Europa - conclude Tsipras - è necessario cambiarla. E dobbiamo cambiarla adesso, perché sopravviva. Mentre le politiche neo-liberiste trascinano indietro la ruota della Storia, è il momento che la sinistra spinga avanti l’Europa”.

Appello pisano per L'altra Europa con Tsipras

Appello

Siamo cittadine e i cittadini della provincia pisana che, provenendo da contesti e storie diverse, intendono lanciare un appello alla cittadinanza al fine di creare un percorso pubblico di avvicinamento alle elezioni europee di maggio. Un appuntamento importantissimo perché per la prima volta i cittadini potranno esprimersi sulle ricette neoliberiste imposte negli ultimi anni dall’Unione Europea. Ricette che hanno causato disoccupazione, impoverimento, tagli alla sicurezza sociale, aumento delle disuguaglianze, riduzione degli spazi di democrazia.
Appare chiaro che le grandi forze politiche europee, e in ogni caso tutte quelle che ttualmente governano, non intendono in alcun modo rimettere in discussione queste scelte. Gli interessi dei paesi più forti, dei ceti privilegiati e della grande finanza sono anteposti alla coesione sociale e al benessere della collettività. E persino alla crescita economica, ormai chiaramente strangolata dalle politiche di austerità.
Per fermare il degrado economico, sociale e culturale in atto – e per avviare la costruzione di un’Europa diversa – servono almeno due condizioni: un programma chiaramente schierato dalla parte dei cittadini, dei beni comuni, dell’interesse collettivo e una rinascita della partecipazione popolare. Solo se tutti insieme torneremo ad occuparci dei problemi comuni, senza semplificazioni che conducono verso derive di estrema destra, potremo avere qualche possibilità di invertire la rotta.
La lista “L’altra Europa con Tsipras” nasce per affermare che esiste la possibilità di un’Europa che si fondi sulla solidarietà sociale, sull’inclusione dei soggetti più deboli, sull’equità fiscale, sulla salvaguardia dell’ambiente, sul riconoscimento dei diritti sociali e civili, su strutture di governo continentale realmente democratiche.
“L’altra Europa con Tsipras” intende rappresentare, a partire dai suoi dieci punti di programma, una proposta politica in cui chi vuole un’Europa diversa possa attivamente portare il suo contributo.
Come cittadine e cittadini della provincia di Pisa ci impegniamo in prima persona in questa importante sfida elettorale. Prima di tutto per portare al parlamento europeo la voce di chi è colpito dalla crisi e dalle politiche di austerità, e dei soggetti politici e associativi che in questi anni hanno lavorato per un’Europa giusta, sostenibile e solidale. Quindi per far conoscere a tutta la cittadinanza in che modo le politiche economiche europee assoggettate alla grande finanza devastano esistenze e tessuti sociali anche nella nostra provincia.
Chiediamo quindi di aderire a questo appello, di farlo circolare e soprattutto di partecipare attivamente alla campagna elettorale organizzandola nelle varie località della provincia, sui luoghi di lavoro, nelle istituzioni.
Maurizio Albanese
Paola Baroni
Paolo Benvenuti
Maurizio Bini
Sergio Bontempelli
Alberto Bozzi
Cinzia Bucchioni
Ettore Bucci
Marcello Buiatti
Alessandro Breccia
Giovanni Capuzzi
Roberto Cerretini
Simone Coduti
Cristina Cosci
Simone D’Alessandro
Lorenzo Di Bari
Emiliano Dovico
Ilaria Ferrara
Marcello Ferrari
Marco Frediani
Alessandro Frosini
Giorgio Gallo
Alessandro Garzella
Francesco Gesualdi
Simonetta Ghezzani
Silvia Giamberini
Corrada Giammarinaro
Lido Giampaoli
Francesco Giorgelli
Maria Rosaria Lacatena
Sandro Modafferi
Isabella Moretti
Tiziana Nadalutti
Michele Nassi
Vanna Niccolai
Tiziana Noce
Matteo Novaga
Luca Odetti
Fausto Pascali
Mario Pezzella
Luigi Piccioni
Martina Pignatti Morano
Adriano Prosperi
Matteo Pucciani
Massimo Ronchieri
Carmelo Scaramuzzino
Fabrizio Sebastiani
Bruno Settis
Renzo Ulivieri
Cristiana Vettori
Maria Francesca Zini
don Armando Zappolini
Alberto Zoratti