venerdì 10 gennaio 2014

Renzellum: verso una legge elettorale eversiva di Andrea Binetti

Nelle ultime ore sta crescendo il pressing da parte di Renzi e renziani per imporre l'adozione di un sistema elettorale che resusciti artificialmente il bipolarismo e, in prospettiva, il bipartitismo nonostante che gli esiti delle ultime tornate elettorali siano andati in direzione opposta.
Tre, ufficialmente, le proposte del segretario del PD tra le quali, il "sistema elettorale dei sindaci", il sistema elettorale spagnolo e una variante peggiorativa delle leggi n.276 e 277 del 4 Agosto 1993 note con il nome di "Legge Mattarella".
Tra queste quella che sembra, realisticamente, avere più chances di andare in porto è una specie di Mattarellum modificato.
Si tratterebbe di un'aberrazione giuridica per la quale il 75% dei seggi verrebbero eletti con un sistema maggioritario uninominale, un altro 15% sarebbe assegnato al partito vincente come premio di maggioranza mentre il restante 10% dei seggi sarebbe riservato come "diritto di tribuna" ma solo ai partiti che superano la soglia del 4%.
Vale la pena di effettuare alcune brevi osservazioni:

1) Questa proposta è finalizzata all'eliminazione del multipartitismo in Italia chiudendo definitivamente una storia iniziata con la fine del regime fascista;

2) Si toglierebbe definitivamente all'elettore la possibilità di scegliere tra più candidati dello stesso partito;

3) Non esiste/non è mai esistito, altrove nel mondo, nessun caso in cui sia stato adottato un sistema elettorale con premio di maggioranza dato che, già di per se, i sistemi elettorali maggioritari tendono a distorcere notevolmente, in termini di seggi, la volontà dell'elettore a favore del/dei partiti più forti e, non a caso, nella "legge Mattarella" era stata prevista una quota del 25% dei seggi da assegnare con metodo proporzionale oltre al meccanismo dello scorporo, meccanismo anch'esso volto a ridimensionare l'effetto maggioritario;

4) Non esiste/non è mai esistito, altrove nel mondo, nessun sistema elettorale che preveda il diritto di tribuna con soglia di sbarramento dato che per la sua natura il "diritto di tribuna" è riservato alle forze minori escluse, altrimenti, da ogni rappresentanza parlamentare.

Questa proposta presenta non uno ma numerosi aspetti, tra i quali lo stravolgimento del principio di rappresentanza, che violano la costituzione italiana.
A questo punto c'è da augurarsi che, per qualche bieco calcolo politico, Grillo e/o Berlusconi facciano affondare tali proposte oppure che, nella malaugurata ipotesi che il parlamento italiano arrivi ad adottare il Renzellum, la Corte Costituzionale gli riservi lo stesso trattamento che ha adoperato per il Porcellum.

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